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Trascrizione dei testi dialettali: Talvolta potranno esserci errori o imprecisioni di trascrizione del dialetto; infatti il nostro dialetto a tutt'oggi non ha raggiunto uniformità di rappresentazione. Le fotografie (spesso non datate) provengono dalle raccolte di varie persone; in talune le date possono essere approssimative. Ci scusiamo con i lettori. Si prega di lasciare le eventuali segnalazioni nei commenti o di inviarle al nostro indirizzo mail: blogdellamemoria@gmail.com
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venerdì 21 ottobre 2011
CORTE BALLINI A QUINTO già Tagliapietra e Rubinelli
domenica 16 ottobre 2011
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Corte Preare a Campagnola Non cercatela, l'hanno demolita. Manifesto CiViVi Architetture della Valpantena Foto G. Consolati 1997 circa |
Difficile invece per l'edificio resistere alle ruspe.
Ora Corte Preare nascerà con un altro aspetto ma non sarà la stessa cosa. Questo bellissimo edificio ha purtroppo perso ormai la corsa con la storia.
giovedì 6 ottobre 2011
EL PALAZZIN - CA' GEROSA AL SASSO DI POIANO
INTERVISTA SENZA NOME Scuola Caperle
Pubblichiamo uno stralcio di quest’ultima intervista di un alunno (a) della Scuola Caperle perché racconta una versione interessante, con alcuni particolari inediti e da verificare.
Il tram era l’unico mezzo di trasporto per la popolazione della Valpantena. Era formato da due vagoni, uno per il popolo e l’altro di prima classe per coloro che potevano spendere un prezzo maggiore.
Il tram partiva da Grezzana, in Via Roma, e si fermava a Porta Vescovo. C’erano molte fermate. Nelle ore con pochi viaggiatori c’era un solo vagone che si chiamava “corsetta”.
I tranvieri erano due: uno guidava e l’altro controllava i biglietti. […] Chi non prendeva il tram si spostava a piedi o con il calesse. Quando ero giovane io ci si spostava molto in bicicletta.
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Foto Famiglia Mantovani-Marzana, Via Valpantena |
Quando ero giovane io il paese permetteva ai bambini di giocare in strada.
In tempo di guerra le persone stavano appesi all’esterno del tram per cui sono accaduti molti incidenti.
INTERVISTA SENZA NOME Scuola Caperle
Pubblichiamo una parte dell’intervista nonostante manchino le generalità dell’intervistato e dell’intervistatore.
C’è una parte interessante che fa riferimento ai valori; nel caso specifico si riferisce al rispetto dovuto alle persone anziane.
Ultimamente frequento gli autobus e osservo gli utenti con occhio indagatore; la mia vita su quattro ruote, in autonomia, fa sì che mi manchino capitoli di aggiornamento sul trasporto pubblico.
Tra le cose che indago per scacciare la noia del tragitto sono i comportamenti degli utenti che posso riassumere in due parole: rispetto per i deboli e gli anziani, comportamento adeguato che non pregiudichi la convivenza con l’altro.
Ecco cosa racconta dei suoi tempi questo signore sconosciuto.
[...] Ho preso un tram da Porta Nuova a Santa Lucia-Borgo Roma per andare a trovare la zia che abitava a Golosine.
Appena salito sul tram mi ricordo che mio padre mi ha fatto rimanere in piedi per far sedere una persona anziana.[...]
Al paese c’erano poche case, sulla strada e vicino alla chiesa e non c’era tanto traffico sulle strade, in più giravano anche i camion che portavano il ghiaccio.
Della città: avevamo paura di affrontare il caos e di andare in giro da soli. I cittadini erano più maleducati e svelti, i contadini erano più calmi, simpatici e educati. [...]
sabato 1 ottobre 2011
CHI ERA GIOVANNI ZENATELLO?
Foto da Internet
Giovanni Zenatello nato a Verona nel 1876 morì a New York nel 1949.
Studiò inizialmente dabaritono, facendo il suo debutto professionale nel 1898 a Belluno nei Pagliacci di Leoncavallo. L'anno seguente iniziò per caso (a causa dell'indisposizione di un collega) una fortunata carriera come tenore. Fino al 1907 fu attivo sulle scene italiane, poi lavorò prevalentemente negli USA.
Il 17 febbraio 1904 interpretò il ruolo di Pinkerton alla prima assoluta di Madame Butterfly di Puccini alla Scala di Milano.
Nel 1913 l'apporto di Zenatello fu cruciale per la trasformazione della Arena di Verona in teatro d'opera conseguente al suo restauro. Quell'anno produsse una spettacolare Aida per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi.
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Lo staff di servizio che governava la villa e le pertinenze. Foto Arturo Slemer |
Nel 1928 aprì a New York una famosa scuola di canto. Successivamente ricoprì anche l'incarico di Direttore artistico dell'Arena di Verona. (note tratte da Wikipedia)
VILLA ZENATELLO ora Casa di Cura S. Chiara
Dal manifesto CiViVi
Architetture della Valpantenaa
Fotografia di Gabriele Pollini
Villa Zenatello a Quinto tardo-settecentesca
Fotografia di Gabriele Pollini
Villa Zenatello a Quinto tardo-settecentesca
Appartenne al tenore Zenatello che insieme alla compagna Margherita Gay amava soggiornarvi.
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