Nel 1960
La valle aveva sacrificato territorio per l’occupazione. Erano numerose le fabbriche che stavano crescendo in media valle, sopra Grezzana, con gravi problemi per le numerose segherie di marmo che dovevano smaltire reflui e fanghi. Il Progno era diventato una discarica senza che nessuno si preoccupasse delle conseguenze.
C'era ai tempi una innocente non consapevolezza delle conseguenze e una gran disponibilità di territorio. Non si parlava di economia dell'ambiente, di ecologia, di inquinamento.
Ogni paese pretendeva una piccola zona produttiva e anche tra Marzana e Sezano nasceva una zona artigianale.
A Quinto fu assegnata un’area produttiva, bloccata dalle proteste dei residenti negli anni ottanta, quando si cominciò a ragionare in termini di risparmio del territorio e di tutela del paesaggio.
Le industrie della Valpantena, seguendo il modello vincente dei Veronesi, dei Tacchella, dei Menegolli e di altri importanti e fortunati industriali della media e alta valle, esportavano all’estero, creando ricchezza e posti di lavoro e portando in Valpantena un pendolarismo d’uscita dalla città. Dalla Valpantena non si scendeva più a valle per il lavoro, ma si saliva a lavorare!
La ricostruzione aveva dato a molti la possibilità di avere una casa dignitosa, attraverso la costruzione di case popolari ad affitto equo.
Ogni paese aveva un nucleo di case popolari, anche Marzana.
Noi adolescenti della Strà giocavamo nell’area del vecchio campo sportivo e spesso si entrava in scherzosi conflitti con i ragazzini delle Casenove (case nuove). . Ciascuno difendeva il proprio territorio, in una sorta di lotta primitiva.
Il tram era stato sostituito nel 1958 dalla filovia dell'APT, gialla e rossa, che faceva servizio da Grezzana a Verona - Via Adigetto. Il trasporto privato cominciava a far risuonare la valle di rumori nuovi, sostituendo il millenario silenzio.
L'illuminazione stradale data dalle lampadine penzolanti sostenute dai pali di legno era stata migliorata; ora c'erano le lampade al neon sui pali di cemento, a rompere le ombre notturne.M.V.
Nessun commento:
Posta un commento