L’ostaria mia l’era vissìn a la ceseta de Vendri, però su par la pontàra, dopo la curva secca, a la prima casa con la porta d’entrata su la strada, gh’era na ostaria mia coi zughi de le boce. L’ostaria del Furia, i ghe disea. Nel ‘59 i l’à data via e i à portà la licensa a l’ostaria del Pantheon.
Raccontato da Giannina Corsi nata a Vendri nel 1938
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Trascrizione dei testi dialettali: Talvolta potranno esserci errori o imprecisioni di trascrizione del dialetto; infatti il nostro dialetto a tutt'oggi non ha raggiunto uniformità di rappresentazione. Le fotografie (spesso non datate) provengono dalle raccolte di varie persone; in talune le date possono essere approssimative. Ci scusiamo con i lettori. Si prega di lasciare le eventuali segnalazioni nei commenti o di inviarle al nostro indirizzo mail: blogdellamemoria@gmail.com
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giovedì 7 aprile 2011
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