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sabato 26 febbraio 2011

ESTRATTO DI UN CONTRATTO DI MEZZADRIA

Patto di mezzadria per la Provincia di Verona valevole per l’anno agricolo 1939- 1940.

Stipulato tra i rappresentanti del Sindacato Provinciale Fascista dei Proprietari e Affittuari Conduttori  e tra i rappresentanti del Sindacato Provinciale Fascista dei Coloni e Mezzadri.
Verona, 1939

                                              Libretto del mezzadro

Attilio: Sono tute le robe che bisogna darghe ai paroni ... se te tegnei el porco no l’era mia bastanza, te ghe tegnei du, uno e mezzo el paron e mezzo il mezzadro.

Art. 2: Il presente patto di mezzadria ha la durata di tre anni. Entrerà in vigore con l’undici novembre (S.Martino). Si riterrà tacitamente rinnovato di anno in anno sempreché una delle parti non notifichi all’altra regolare disdetta.

Art. 12 ad ogni mezzadro è concesso un pezzo di terreno da coltivarsi a ortaglia … da 200 a 400 mq. a seconda della superfice del fondo.

Attilio: G'aveimo fin su  a mezzo monte. Gh'era trenta campi de tera.
Fin a la Nasse dove gh'era l’arbion.
Il mezzadro avrà diritto di allevare per suo conto senza corrispondere nessun obbligo del concedente tre capi grossi di pollame per ettaro con un minimo di 10 capi e un massimo di 35. L’allevamento e l’ingrossamento del maiale è fatto a metà.

Domanda: Le parti come erano fatte? Par el longo?

Attilio: Ah quando se amassava el porco…

Lorena:  … se fasea i codeghini, diese codeghini?  e se fasea sinque e sinque, le brasole, i salami …

Attilio: No, diese al paron e cinque al mezzadro!  

I bachi da seta            

Attilio: G’aveimo anca noaltri i bachi da seta, in casa vecia,  pelavimo i morari (per dar loro da mangiare).

Art. 21 E’ obbligo del mezzadro di tenere i bachi da seta nella quantità che il concedente stabilirà tenuto conto della forza della famiglia mezzadrile, dei locali esistenti nella mezzadria e delle coltivazioni predominanti in essa. Le spese per l’acquisto del seme, incubazione, disinfezione e legna strettamente necessaria per il riscaldamento dei locali saranno sostenuti a metà.

Le scorte circolanti, foraggi, paglie, stoppie, letame ecc. sono inamovibili. Dovranno essere pagate  per metà dal mezzadro entrante a quello uscente.                                                     

Le colture sono secondo le consuetudine della Valpantena per i terreni misti di viti e di grano. La mezzadria fu consegnata con impianto completo di viti su ceppo americano. La mezzadria fu consegnata libera da semina e quindi senza diritti del mezzadro sulle semine stesse.
…….

L’aratro ultimo modello è per metà del concedente e dei mezadri (seguono nomi) La macchina da semina è per metà di proprietà del concedente e del Cav. Mosconi (che aveva campi a Marzana) e per l’uso di questa ciascun mezzadro pagherà lire 10 all’anno  e tutte le altre macchine, come la pigiatrice dell’uva, il torchio, la pompa per il letame ecc. sono di proprietà del concedente. Gli altri strumenti rurali, il carro, la solforatrice, sono di proprietà del mezzadro.
Avendo la famiglia del mezzadro esercitato la mezzadria sotto lo stesso proprietario da tempo immemorabile fu convenuto, dopo congruo compenso al mezzadro, che il mezzadro alla cessione del contratto trasporterà dal fondo metà del foraggio esistente in quell’anno.

Riferito da Attilio C. di Quinto di anni 84 che conserva ancora il contratto ma desidera che non venga pubblicato il suo nome.

Vendemmia in Valpantena

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