Tram alla Località Casa Rossa di Poiano 1957
Foto Archivio CiViVi
Il tram: Il percorso di 15 km era Verona Grezzana. Noi gestivamo la biglietteria con orari da un’ora e mezza a tre ore di frequenza. Il compenso mensile era di ottomila lire al mese mentre lo stipendio di un impiegato postale era di trentamila lire mensili.
Il tram esisteva da parecchi anni fino a Porta Vescovo e aveva servito anche durante la guerra per trasporto di persone e militari.
Questa casa dove abito ora (Ufficio Postale di Poiano) l’abbiamo fatta nel 58-60.
Una volta è passato un fulmine dalla biglietteria ed è andato a scaricarsi con grande fragore sulle rotaie del tram. Si è rotto l’impianto elettrico della biglietteria e … un botto!!! Si è spento tutto. Uno spavento!
Il tram: Il percorso di 15 km era Verona Grezzana. Noi gestivamo la biglietteria con orari da un’ora e mezza a tre ore di frequenza. Il compenso mensile era di ottomila lire al mese mentre lo stipendio di un impiegato postale era di trentamila lire mensili.
Il tram esisteva da parecchi anni fino a Porta Vescovo e aveva servito anche durante la guerra per trasporto di persone e militari.
Questa casa dove abito ora (Ufficio Postale di Poiano) l’abbiamo fatta nel 58-60.
Una volta è passato un fulmine dalla biglietteria ed è andato a scaricarsi con grande fragore sulle rotaie del tram. Si è rotto l’impianto elettrico della biglietteria e … un botto!!! Si è spento tutto. Uno spavento!
A Poiano come mezzo noi avevamo una Vespa.
Chi prendeva il tram? Tutti, anche il Conte Bevilacqua che abitava sempre a Poiano, anche lui ... tutti prendevano il tram, anche le contessine Polfranceschi.
Chi prendeva il tram? Tutti, anche il Conte Bevilacqua che abitava sempre a Poiano, anche lui ... tutti prendevano il tram, anche le contessine Polfranceschi.
Mia suocera che aveva l’abitazione a livello della strada passava le giornate a far salotto con quelli che aspettavano il tram.
C'erano intervalli di un'ora e mezza tra un tram e l'altro; spesso non facevo in tempo ad andare di sopra, in casa, che sentivi “Siora parona … me ocor el biglietto!”
C'erano intervalli di un'ora e mezza tra un tram e l'altro; spesso non facevo in tempo ad andare di sopra, in casa, che sentivi “Siora parona … me ocor el biglietto!”
I biglietti: Si vendevano singolarmente, non a blocchetti. Con lo sfondo bianco e piccolini; si metteva il timbro della SAER e c’erano tariffa ridotta per i bambini, mi pare, ma non ricordo, (per i bambini sotto il metro Ndr) per gli anziani forse.
Ricordo Porta Vescovo che era una stazione brutta, piccola. Dopo l’hanno fatta nuova. Era frequentata da operai che dopo il lavoro si fermavano in attesa; bevevano e sputavano per terra. Sarà perché il mio paese era di agricoltori, non sputavano mica ... ma gli sputi, qui, non le dico … tutto uno sputamento!
Raccontato da Annarosa Berton a Poiano dal 1954
Raccontato da Annarosa Berton a Poiano dal 1954
La stazione dei tram a Porta Vescovo anno (?) Foto Archivio CiViVi |
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