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domenica 20 marzo 2011

La Scuola Pratica di Agricoltura Marc'Antonio Bentegodi


Il Dott. Marc’Antonio Bentegodi emerito cittadino, con il suo testamento del 15 novembre 1871, disponeva un lascito considerevole per l’Istituto Tecnico Provinciale, affinché si provvedesse a potenziare progetti formativi per la Chimica, la Fisica e l’Agricoltura.
Dopo lunghissimi dibattiti e scelte non condivise da tutti, si acquistò la proprietà Campostrini di Sommacampagna, allo scopo di soddisfare gli obblighi del lascito.
Ciò scatenò un contenzioso lungo 15 anni tra il Comune e il Consiglio Provinciale che finì con la rinuncia agli obblighi del contratto da parte del venditore, Francesco Campostrini e con l’acquisto del fondo Veroi-Faccenda, sito in Quinto di Valpantena (Marzana) dell’ampiezza di 55 campi veronesi al prezzo di L. 77,000.
Per identificare i terreni migliori, bene irrigati e adatti a coltivazioni di vite e frutti, fu formata con l’Assessore Municipale Ing. Aurelio Clementi, una Commissione.
Dalla relazione: “…Il prato irrigatorio è servito da un rigagnolo di acqua perenne derivante dalle colaticcie della fontana comunale esistente presso il fondo, e che misura una quantità d’acqua di un litro al minuto secondo; ed inoltre da un condotto d’acqua proveniente dalla sorgente comunale, che somministra una quantità d’acqua di sei litri al minuto secondo è di cui si ha diritto di usare a bocca libera per ventidue ore alla settimana …Sullo stabile che si propone a questo Onorevole Consiglio di acquistare, esistono due fabbricati, l’uno in piano destinato in parte a d uso Casa civile o di villeggiatura, ed in parte ad uso colonico, e l’altro ad uso rurale situato in collina…” (Atti del Consiglio Provinciale anno XXIV 1890). Nel 1891 fu finalmente possibile onorare il lascito di Marc’Antonio Bentegodi con l’avvio dell’acquisizione e dei lavori di miglioria.
La Scuola Pratica di Agricoltura prevedeva un corso triennale, dopo la scuola elementare, con studenti convittori ed alunni esterni e con posti riservati ai figli degli agricoltori aventi residenza sul territorio provinciale.
Nei primi tre anni furono avviate opere di adeguamento dell’edificio, con l’inserimento al piano terreno di aule, biblioteca, tinaia, laboratori, direzione ed uffici, stanze e refettorio. Al primo piano furono approntati alloggi per i convittori e i docenti, il Gabinetto di Agraria e il Gabinetto  e Museo di Chimica e altre stanze di servizio.
Notevoli migliorie furono riservate al fondo, con impianti sperimentali e potenziamento della dotazione di macchine agricole.
Fu acquistato un contiguo fondo Poli, per ampliare i terreni a coltivazione.
Dalla relazione del primo Direttore della Scuola Pratica di Agricoltura di Marzana, Ednaldo De Angelis, emerge con evidenza l’orgoglio legittimo del dirigente per le numerose coltivazioni, tutte tipiche della Valpadana, e per i numerosi impianti sperimentali in atto. 
La Scuola  cessò la sua attività in Valpantena con il trasferimento al Bovolino, a sud della città.
I terreni e gli edifici dismessi vennero convertiti a residenza sanitaria per i malati psichiatrici in trasferimento dall’ospedale S. Giacomo di Borgo Roma.
L’edificio principale ove aveva sede la Scuola Pratica di Agricoltura è ad oggi sede di reparti diagnostici dell’USSL 20.
I primi padiglioni dell’Ospedale Furono terminati nel 1969.
M.V.

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