La Valpantena del1950
Lo scenario della Valpantena, quasi immutato per secoli, ancora immobile e sonnolento, andava rapidamente e radicalmente cambiando.
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Marzana - Sezano anni '50 Foto di Silvano Ederle\
Credo sia possibile affermare che la nostra generazione è responsabile del cambiamento radicale che ha trasformato il territorio, storicamente a matrice contadina, in una periferia urbana. Ciò in un insignificante arco di tempo. Ai fini del computo storico solamente trent’anni. L’eco dei cambiamenti si percepiva già all’affacciarsi degli anni cinquanta, ma erano per la Bassa Valpantena ancora echi lontani; erano visti dagli abitanti più anziani come sconsolante segno dei tempi e dai più giovani come indicatori di modernità e civiltà.
Le prime trasformazione del territorio riguardavano all’inizio solo la media valle, con gli insediamenti industriali di Grezzana, Stallavena e Lugo. Da noi cominciavano a passare i primi camion carichi di granulati, diretti a sud. Noi bambini ci fermavamo un momento a guardare, per poi scappare dietro l'angolo, nelle corti o nei fossati per tornare ai nostri giochi. Si godeva di molta libertà.
A parte questo, tutto sembrava procedere nel solito modo. I mutamenti erano visti come curiosità, senza giudizio, e venivano assorbiti con naturalezza, metabolizzati con facilità. Lo stupore? C’era ma era di breve durata. Eravamo soltanto all’inizio della grande trasformazione.
Raccontato da Marisa Venturi nata a Quinto nel 1948
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