Chi siamo e dove andiamo noi...

* Le immagini e le fotografie del sito sono protette da copyright. Se ne consente l'utilizzo per uso personale, studio o consultazione*



Trascrizione dei testi dialettali: Talvolta potranno esserci errori o imprecisioni di trascrizione del dialetto; infatti il nostro dialetto a tutt'oggi non ha raggiunto uniformità di rappresentazione. Le fotografie (spesso non datate) provengono dalle raccolte di varie persone; in talune le date possono essere approssimative. Ci scusiamo con i lettori. Si prega di lasciare le eventuali segnalazioni nei commenti o di inviarle al nostro indirizzo mail: blogdellamemoria@gmail.com





domenica 27 febbraio 2011

QUANTE RADICI HA UNA GAMBA DE POLENTA?

Mi me ricordo sempre che quando ò fato la tersa i tedeschi i à portà via la maestra e no ò pì fato i esami.
G'avéa oto, nove ani. Mi faséa un ano in du ani, ero grando e grosso, forte, e la maestra la me mandàa  ne l’orto a vangar .
Dopo quando g'ò proà ancora (con la scuola Ndr), la maestrina l’era inteligente e la me domandaa del Monviso ...
E invece el professor el m' à domandà "Che lavoro fa?"
E el m'à fato le domande:  Quante radici g'à na gamba de polenta?
G'ò risposto: Qua a Tressolan la ghe ne fa quatro, sinque ma a Zevio anca vinti, vintisinque. Là l'è grassa la tera, ah!

E anca: La polenta che malattia può avere? El carbon, che la panocia no la fasea gnente.
La vite che malattia può avere? La filossera ah!

G'avaria avù anca passion par studiar, par saver, ma mi son ‘ndà a far el fameio che g’avéa nove ani.

Raccontato da Gaetano Stefanelli nato a Trezzolano 79 anni fa ma da lungo tempo residente a Quinto

Nessun commento:

Posta un commento