Con il primo motore a scoppio comparso sul finire del XIX° secolo e con la produzione industriale di automobili a opera della FIAT nel 1899 si modificò radicalmente la mobilità e il trasporto soprattutto delle classi agiate.
Anche i proprietari delle numerose ville della valle si lasciarono conquistare dalle rombanti automobili.
Alla Fiat di Giovanni Agnelli seguì la Lancia, con modelli di avanguardia.
Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale erano più di cento le aziende che si dedicarono alla produzione automobilistica. Tale modernità non poteva non conquistare coloro che in Valpantena potevano allora permetterselo, i siori.
La Valpantena chiudeva definitivamente con il suo isolamento.
La città, almeno per i privilegiati, sembrava ora più vicina ...
E i poareti?
E i poareti?
Solo gente a piedi, col carretto da contadin o col carro pesante, per il trasporto di pietre e legname percorrevano la strada bianca e stretta da Verona a Grezzana prima dell'arrivo della tranvia , nel 1922. In primavera la strada era costeggiata da siepi di biancospino fiorito o di rosa canina, come ricorda Eugenio Turri nei suoi libri. D'estate le siepi diventavano polverose, coperte di un velo biancastro che solo le piogge estive lavavano via. D'inverno ci si destreggiava nei pantani.
Della persistenza di pantani in zona Biondella/Bombardi, all'ingresso della valle, ha ricordi Laura Bonetto, che conosce molto bene la valle perchè fu sfollata a Grezzana in località Càvalo durante la seconda guerra mondiale ed ha abitato a lungo a Lumialto di Quinto. M.V
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