Il servizio con la Scotte si era dimostrato di gradimento, seppure ancora soltanto servizio estivo.
Il progetto per il tram procedeva tra mille difficoltà e ritardi. C'era chi, con spirito imprenditoriale, chiedeva con insistenza il collegamento con la stazione dei treni per uno sviluppo agricolo-industriale della valle.
Sorsero ben due comitati e allora la Municipalità dovette dare una risposta che comprendesse entrambe le esigenze: trasporto pubblico e transito merci.
Nel maggio del 1909 l'ing. Stefani presentò alla Prefettura di Verona un progetto per la tranvia in Valpantena dal costo-lavori di 600.000 lire .
Nel frattempo la Società Tito Murari e Co. istituì una corsa automobilistica tra Verona e Boscochiesanuova con quattro corse per Bosco e due per i Bellori e con corse supplementari la domenica e nei giorni di mercato.
Era difficile trovare una azienda che si assumesse il costo del materiale rotabile per il tram; il tracciato era breve e i costi di esercizio troppo alti per venire ammortizzati in tempo breve.
Rispose all'appello la Società Belga che impiegò materiale rotabile riciclato dalla linea Verona-San Bonifacio.
Rispose all'appello la Società Belga che impiegò materiale rotabile riciclato dalla linea Verona-San Bonifacio.
Nell'ottobre 1914 fu assegnata ufficialmente la concessione alla Società Belga e fu aumentato il sussidio.
Poi scoppiò la prima guerra mondiale e tutto fu sospeso.
Dopo la guerra i lavori proseguirono con fatica, con polemiche tra le cooperative locali che dovevano realizzare i due tronconi e il consorzio che si era costituito. La costruzione della tranvia andava troppo a rilento.
Quando la Provincia di Verona subentrò alla Società Belga i lavori proseguirono più spediti, anche se non senza difficoltà di carattere tecnico, urbanistico e geologico.
Furono imbandierate tre elettromotrici, su cui salirono, a Porta Vescovo, le autorità cittadine.
Il Comune di Quinto offrì un rinfresco e a Grezzana, con le note della Marcia Reale, il tram fu benetto dal parroco, Don Verzini, alla presenza di tutta la popolazione.
Per ricordare il grande evento fu realizzata una pergamena sottoscritta dalle autorità:
"IL COMUNE DI GREZZANA A RICORDO DELL'INAUGURAZIONE DELLA TRANVIA ELETTRICA VERONA-GREZZANA, Grezzana 10 dicembre 1922"
Foto Archivio CiViVi - Bibliografia: Testo liberamente tratto da C'era una volta il tram, G. Chiericato e R. Rigato, Ed Della Scala
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