Quando ero piccola io non c'erano tanti giocattoli. Spesso bisognava costruirseli. una bambola di pezza, cucita con pazienza dalla mamma o dalla nonna, un carrettino di legno con le rotelline a sfera, inchiodato dal babbo o dal nonno … una palla fatta con gli stracci legati forte insieme …
Pieter Bruegel il Vecchio - 1525/1569 Giochi di fanciulli |
Soprattutto i nostri giochi erano giochi inventati, di fantasia.
Per noi femmine una foglia un po’ tonda diventava un piattino. Una carta di caramella girata intorno al dito e fermata alla base era un bicchierino, un fazzoletto piegato in un certo modo era un bambolotto, uno scialle diventava la nostra gonna, dei sassolini o le noci delle pesche diventavano un gioco di abilità (zugar a sasseti) e un pezzo di mattone serviva a giocare alla peta. Con la corda per stendere il bucato si saltava a la soga giocando a Oio e Asedo oppure a Cameriere comandi caffè.
I maschi invece usavano altro: i tappi delle gazzose venivano usati per una gara. O le figurine dei calciatori … si faceva a chi ne vinceva di più … .
Poi c’erano le biglie, di terracotta sostituite negli anni con quelle di vetro, il carrettino a sfere per fare le corse in discesa, le pirole che erano dei coni di carta da soffiare con la cerbottana, le trottole di legno.
Gare di carrettini a sfere - Grezzana 1960 - Foto Archivio Slemer |
Per giocare a pallone si usava di tutto, dal barattolo, alla palla fatta di stracci.
Poi sono arrivati i palloni e le palle di gomma e allora chi la possedeva si sentiva importante e dettava le regole del gioco. “Dame 'ndrio el me balon che no zugo più”.
C'erano giochi collettivi, di gruppo, quelli che avevano precisi rituali di gioco, in genere anche cantati. I maschi ci giocavano fino a quattro, cinque anni, per dedicarsi poi a giochi considerati più maschili; giochi dove misuravano le loro capacità: l’astuzia, l’abilità manuale e motoria, la forza, l'agilità.
I giochi collettivi apprezzati dalle femmine in genere erano: girotondi e giochi cantati, giochi a ballo, giochi di velocità o destrezza, giochi di abilità, gioco-dramma, ovvero canzoni che raccontavano una storia e che si sceneggiavano cantando.
C’erano alcuni giochi collettivi che però erano accettati anche dai maschi un po’ più grandi.
Fazzoletto landa landa, Palla prigioniera, Dàrsela, Sconderse, Rialto, S-ciafeta, Moscacieca ...
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M.V
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