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lunedì 2 maggio 2011

DAI NINA ... Intervista di Lea alla nonna


22 febbraio 1908
Inaugurazione della linea tranviaria cittadina con l'Ing. Fernando Biffis
 Passa il tram n. 11 a Ponte Navi
Il tratto in discesa da ponte Navi a Via Leoncino era il tratto più pericoloso.
Racconta un tranviere: "Bastava un sasso per sviare la vettura".
 Giuseppe Anti, Tram, filovie e autobus.
Cent'anni di storia dei trasporti pubblici nel Comune di Verona.
Pubblicato dalla Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno. Artigrafiche Verona 1984
Fotografia Zanoni  tratta dalla medesima edizione, pag. 31.



Ricordo ancora il tram su rotaia che partì dalla stazione di Porta Vescovo fino a Via Cappello. Poco prima della guerra  furono eliminati i tram (in città Ndr) e sostituiti con le filovie: brutte, grandi e ingombranti (prima elettriche, poi a gasolio e dopo a metano).
Sono andata in tram. Con i bombardamenti non sono più andata; poi andavo col taxi  (tuttora).
Del tram ricordo la gran villania di un guidatore.
Sono stata a lungo presso una zia che abitava in un paesino ai piedi di una grande montagna, in una località che adesso è in Slovenja.
Prima mi ricordo che ero sempre in spiaggia, da piccola, a Rimini dove sono nata.
Sono venuta da poco ad abitare in Valpantena. Dal 1976.
Quando ho acquistato la casa in Valpantena venivo in questa abitazione di campagna nel fine settimana, il sabato e la domenica. I miei amici ci venivano dal centro ma ho ospitato anche un numeroso gruppo di ecologisti tedeschi e poi francofoni …
Io e il nonno eravamo cittadini che si trasferivano occasionalmente in Valpantena.

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