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mercoledì 18 maggio 2011

RICORDI DEL TRAM DI ALBERTO TURRINI DI VENDRI classe 1941


Alberto dal 1951 ha abitato con la famiglia di origine in Via Biancolini a inizio della via.

"Allora la strada era tutta bianca, tutte le strade erano bianche.
Tutto il quartiere era in costruzione, cerano quattro, cinque case.
Si giocava regolarmente a pallone sulla strada,  dove c’è il cavalcavia. La strada finiva lì.  Passava il tram e c’era la scalinata che saliva sul cavalcavia. C’erano sul cavalcavia due grate di ferro sopra la linea elettrificata. Ogni tanto cadeva giù qualcosa.  Era capitato che un’asta di ferro si fosse infilata nelle griglie della  grata e toccava i fili del tram … delle fiamme! Da restare attaccati! Pericolosissimo.
Chi l’aveva buttata? Non so, forse era caduta, ma! Si giocava un paio d’ore a pallone. Era di cuoio, con la bocca e il laccio per chiudere la bocca del pallone, palloni vecchissimi,  pesantissimi e un certo Aldo Zannoni che aveva avuto il nonno e il bisnonno ciabattino e aveva in soffitta un tavolo da ciabattino passava metà del pomeriggio ad aggiustare palloni.
Era un appassionato di calcio e un fanatico della Juventus
Compilando dei pronostici , un coupon, non so che … aveva vinto con un concorso sulla Gazzetta dello Sport un pallone con la valvola. Pareva di impazzire dalla gioia.
Per farla corta, si giocava, si vedevano i fili che oscillavano:  “Arriva il tram, arriva il tram” .
Il tram veniva da Grezzana. Il pallone è caduto dal cavalcavia tra Via Cipolla e Via Biancolini e il tram ce l’ha tagliato a metà. Che avvilimento … !
Mai venuto in Valpantena col tram, si usava la bicicletta. Il primo mezzo che ha avuto mio papà, verso la fine degli anni ’50, era un Galletto della Guzzi usato, comprato da mio zio. La prima auto era degli anni ’60, un’auto inglese IM3.

Boscochiesanuova
dal Sito del CAI di Padova

La famiglia di mio papà viveva a Ca di Cozzi, in fondo a Via Mameli. Quando è scoppiata la guerra ci siamo trasferiti ai Biancari di Boscochiesanuova, il paese di origine di mia madre, una Scandola.

Cartolina della Lessinia di W. Zanini
dal Sito
Mio padre Turrini aveva il padre che era di Castelrotto e la madre era una Tinazzi dei Zamberlini. Mio papà lavorava in città. Era tutto su e giù da Bosco e lo vedevamo solo ai fine settimana finchè non ha comprato in Via Biancolini, nel 1951 e allora siamo ritornati in città.

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