Il tram era fatto così: aveva un vagone con delle bretelle che servivano per far funzionare il motore elettrico.
L’elettricità passava tramite dei cavi che passavano alti sulle vie e seguivano tutto il percorso del tram. […]
Il papà dice: Sì sono andato in tram a Milano, dove esiste ancora. Qua in Valpantena non ci sono mai andato perché quando sono nato io c’era già la filovia.
Il nonno di Giorgia ricorda: Quando ero piccolo nel mio paese c’era un negozio di generi alimentari e un bar che oggi non ci sono più. Al pomeriggio stavamo sempre a giocare sui monti ed eravamo in tanti, sempre spensierati.
Non si vedeva l’ora di diventare grandi per poter andare in città, ci sembrava lontanissima.
La maggior parte delle persone che si trasferivano dal paese era per andare a vivere in città, e non viceversa.
Si credeva che “le paste” potessero mangiarle solo i cittadini, invece anche molti abitanti della città “andavano a vedar quei che magna le paste”!
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