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lunedì 5 dicembre 2011

A SCOLA COMUNALE

A proposito de famei. Gh’era un fameio e la maestra la dise a me mama:
“L’è tanto bravo sto bambino … mandelo a scola almeno un’ ora al giorno”

Me mama la g’à dito: “ La ghe le diga ela parchè mi  no conto niente”.

Allora è andata la maestra a parlare con la famiglia e l’hanno ascoltata.


Poi c’erano gli esami e il bambino ha detto:
“Cossa vuto che fassa i esami mi … no passo mia!”

Me mama la g’à dito:  
“Se no te passi da la porta te passarè dal porton!”

Allora lù el gh’e andà e dopo el gh’e servio parchè l’è ‘ndà in Ferrovia!

raccontato da Antonia Ceschi nata a  Grezzana  nel 1924
Questa storia ha girato per la Valpantena fino agli anni '60 e ne conservo anch'io il ricordo. Era un aneddoto che proponeva la scolarizzazione degli umili come riscatto sociale. Veniva raccontato ai bambini con intenti educativi.

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