Il tram passava da Poiano e arrivava a Grezzana. Era come un piccolo treno, aveva due o tre carrozze. C'era il bigliettaio in divisa e il tranviere. Si prendeva poche volte perchè i paesani andavano a lavorare in bicicletta.
Nonno Gaetano l'ha preso con qualche amico per accompagnarlo a casa. L'ha preso poche volte perchè abitava dall'altra parte della valle, dove il tram non passava.
I paesani facevano gli spostamenti giornalieri in bicicletta e nel paese si spostavano a piedi. Occasionalmente ... prendevano il treno per andare al Santuario della Madonna della Corona.
Nel paese c'erano poche case, le strade non erano asfaltate, non c'erano automobili, le persone normali usavano un carretto tirato da un asino, i ricchi avevano le carrozze tirate dai cavalli.
Esisteva anche una carrozza grande, tirata da un cavallo, che trasportava a pagamento quelli che non avevano mezzi propri.
Nessuno aveva l'acqua nelle case e tutti andavano a prenderla alla fontana con i secchi.
Nessuno aveva il bagno in casa, ma c'era un gabinetto nel cortile, o sopra il letamaio.
Nessuno aveva il riscaldamento, ma usavano il camino e qualche fortunato aveva la stufa a legna o a carbone.
La città era soprattutto un posto dove i paesani potevano trovare lavoro e molto raramente andare a divertirsi! Era un problema non avere i vestiti adeguati per andare a passeggio.
I cittadini benestanti avevano la seconda casa in campagna, per passare l'estate. Qualcuno invece, meno ricco, veniva in campagna (ad abitare) per risparmiare sull'affitto. Durante la guerra molte famiglie della città si erano spostate in campagna per sfuggire ai bombardamenti.
Noi non sentivamo nessuna diversità, a parte la mancanza di tanti servizi.
Il nonno ricorda che tra i ricchi della zona c'era il Conte Murari Bra che era l'unico ad avere la macchina.
Era una Lancia e il nonno, affascinato dalla sua bellezza, si fece il "carettin a sfere" con la scritta Lancia.
Nessun commento:
Posta un commento