Mi ricordo che il tram lo chiamavano il trenino, ma noi non lo usavamo perché passava da Poiano e non da Novaglie. Ci spostavamo in bicicletta o in pulman; andavamo qualche volta in Borgo Venezia o in centro, a Piazza Isolo, a trovare dei parenti.
In paese c’era una bottega e, più avanti, una pizzeria. Noi giovani non avevamo particolari timori, ci piaceva tanto andare in città!
Con i nostri parenti di Piazza Isolo ci vedevamo spesso, a volte venivano loro in paese a volte andavamo noi in città.
Mi ricordo che durante la guerra c’erano gli sfollati, cittadini che si trasferivano in campagna per stare lontani dai bombardamenti. Nelle case c’erano i rifugi; erano delle cantine che si usavano durante i bombardamenti.
Non c’erano diversità tra noi e i nostri conoscenti che abitavano in città. A noi piaceva molto abitare in campagna.
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