Se si ritiene di dover mantenere intatto questo bellissimo ed ameno percorso affinchè si possa goderne anche in futuro, salvaguardando nel contempo questo tratto di collina per lasciarlo integro ai nostri figli ... sicuramente diciamo no.
Transitando dalla stradella della Castellana si percorre quella che era abitualmente considerata la via più breve per la città, quando l'unico mezzo erano le gambe e qualche povero carretto.
A Poiano si può ancora vedere una targa segnaletica che enuncia: S. Stefano Extra, perchè la chiesa di Poiano dipendeva da quella parrocchia.
La strada, con tracciato collinare e pedecollinare, era sicuramente utilizzata già in epoca romana.
Nel medioevo la strada cuciva il percorso tra i castelli cittadini e quelli della Valpantena, da lì il nome. Intorno al Mille la strada transitava dal castello di Poiano per proseguire al castello di Marzana, Cuzzano (casa-forte) e Grezzana (castello) storicamente centro principale della Valpantena.
Prima di scendere a Poiano, costeggiando le mura della tenuta delle Canossiane, ex Leonardi, non possiamo non ricordare la storia di Angiolina e del suo rapimento, del quale abbiamo già raccontato; un losco affaire che vide coinvolta la famiglia Giusti di Stelle, nel suo ramo più turbolento e spietato.
UNA NOTA SU CASTEL S. FELICE
Marin Sanudo, viaggiatore veneziano, alla fine del Quattrocento, descrive il Castello di S. Felice:
“Cossa bella et forte a vedere, ha torre cinque,
con uno torion a la porta del socorso ...et ha
fosse late, cavade del teren del monte;
dentro è la caxa de munitione.”
La costruzione del Castello risale a Gian Galeazzo Visconti nel 1388. Venne perfezionato dalla Repubblica di S. Marco e demolito con la pace di Lunenville del 1801.
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