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martedì 17 maggio 2011

VAIO PARADISO E LA MINIERA DI LIGNITE DUCA D’AOSTA

Minatori della miniera di lignite Duca D'Aosta del Vaio Paradiso.
Foto dal quotidiano L'Arena
Della mobilità da e per la montagna attraverso il Vaio Paradiso e della miniera di lignite fa una accurata  descrizione nel n.30 de La Lessinia, ieri, oggi, domani, Novello Bertagnoli da cui prendiamo le informazioni per queste brevi  note informative di sintesi.
Il Vaio Paradiso era la strada più antica e più frequentata da coloro che fino al secolo scorso dovevano spostarsi dalla montagna di Cerro, Azzago e Rosaro verso Grezzana e la Bassa Valpantena.
Narra Bertagnoli, che conosce bene le tre caverne per averle frequentate da ragazzo, che in una di esse, dotata di un camino naturale con sbocco soprastante, i ragazzini accendevano il fuoco per andare a verificare l’uscita del fumo.
Le caverne hanno ospitato durante l'ultimo conflitto i soldati scappati dalle zone di guerra.

Nelle caverne sotto Contrada Molini sono stati ritrovati manufatti di selce.

Sotto contrada Valbusa si trova una Sengia che i contadini chiamavano Sengia di mezzodì, perché, esattamente alle ore 12 la caverna si oscura completamente; un modo per definire l’ora del giorno.
Sotto la contrada Gazzo si parla anche di figure rupestri.

Nel fondo della valle inizia la vera e propria galleria della Miniera di Lignite Duca D’Aosta, con le sue numerose diramazioni.
Giacimenti furono segnalati già nel 1816 nella memoria “Dei combustibili fossili” di Bevilacqua Lazise.
La prima coltivazione della miniera è iniziata subito dopo la guerra  1915-18 da parte della ditta Roncari di Verona con una produzione giornaliera di 200 q.li.
L’attività fu in breve abbandonata perché non conveniente.

Con la seconda guerra mondiale e l’autarchia tornò utile la miniera di Grezzana.
La coltivazione avvenne ad opera della ditta Riviera di Desenzano.
Con una produzione di 250 q.li la miniera ha contribuito a servire in tempo di guerra importanti industrie come il Lanificio Tiberghien e le Fornaci Valdadige.
Con la fine della guerra e l’arrivo del carbon fossile ad alta resa energetica, la miniera di lignite fu abbandonata. Era il 1949.
I minatori, furono costretti ad emigrare nelle miniere di ferro dell’Aslazia-Lorena o in quelle di carbone in Belgio.


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