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venerdì 3 giugno 2011

ANNA A. SCUOLA CAPERLE - Intervista ai nonni

C’era la stazione all’inizio del paese. Si entrava e si comprava un biglietto (10 lire) per l’andata … I tranvieri erano persone del paese con il berretto e il fischietto e quando erano prossimi alla fermata fischiavano a lungo.
La prima volta che mio nonno è andato in tram è stato per trovare lavoro a Verona. Poi si è fatto l’abbonamento.


Bambino alla Strà di Marzana
Anni Trenta


… C’erano le strade senza asfalto che sembravano quasi sentieri di campagna, però era bello perché si poteva giocare dovunque e senza pericolo di macchine, al massimo qualche carretto e il cavallo.
Una volta mio nonno è sceso dal tram prima che si fermasse e non si è fatto niente.
I paesani si sentivano diversi dai cittadini? Si nel modo di vestire e nel modo di comportarsi e di parlare. Mia nonna aveva una zia che lavorava da una famiglia di signori in città e quando andava a trovarla si sentiva a disagio.
C’erano cittadini che venivano in Valpantena? Sì e si sentivano i padroni del paese.

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