Quando non prendevamo il tram ci spostavamo in bici o a piedi per andare in città. Quando eravamo giovani il paese era abbastanza povero, non c’era tanto di più di quando eravamo piccoli.
Non ricordiamo un episodio legato al tram ma il tram era molto prezioso visto che c’erano poche macchine.
I ragazzi [di Valpantena] avevano molte aspettative, [nei confronti della città] perché nei paesi non c’era molto mentre in città c’era un po’ di più.
Avevamo il timore di confrontarci con quelli della città perché erano più sbruffoni.Avevamo dei contatti con qualche cittadino, dei parenti che a volte andavamo a trovare.
I cittadini durante la guerra [venivano in Valpantena] per trovare rifugio.La diversità tra noi e loro: loro si sentivano più superiori e più fortunati.
Lavatoio in pietra a Nesente 1997 Dal manifesto CiViVi I LUOGHI DELL'ACQUA di M. Venturi e G. Consolati |
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