Chi siamo e dove andiamo noi...

* Le immagini e le fotografie del sito sono protette da copyright. Se ne consente l'utilizzo per uso personale, studio o consultazione*



Trascrizione dei testi dialettali: Talvolta potranno esserci errori o imprecisioni di trascrizione del dialetto; infatti il nostro dialetto a tutt'oggi non ha raggiunto uniformità di rappresentazione. Le fotografie (spesso non datate) provengono dalle raccolte di varie persone; in talune le date possono essere approssimative. Ci scusiamo con i lettori. Si prega di lasciare le eventuali segnalazioni nei commenti o di inviarle al nostro indirizzo mail: blogdellamemoria@gmail.com





sabato 17 settembre 2011

L’IPOGEO DI STELLE

Santa Maria in Stelle, si presenta al visitatore con due celebri ville: Villa Marogna Giusti,  alla vostra  destra, è una delle ville più sconosciute della Valpantena; merita invece grande attenzione trattandosi di una villa quattrocentesca di pregio, con gli interni affrescati da Bernardino India.
Villa Giusti Bianchini più a nord, è un monumentale complesso architettonico tardo-cinquecentesco e con aggiunte settecentesche. Notevole il bel loggiato, opera di Bartolomeo Ridolfi,.
A fronte della villa, oltre la Chiesa del 1500,  si trova l’edificio dei Casai, complesso rurale a corte chiusa, con palazzetto di decoro. Appartenne ai Giusti, come testimonia lo stemma che sovrasta l’ingresso a sud dell’edificio.
Anche il Sentiero Natura, istituito con Legge Regionale di tutela, merita una passeggiata domenicale. E’ un sentiero ciclo-pedonale di interesse botanico, naturalistico e storico che vi consentirà di ritemprare lo spirito tra il verde.


La perla di S. Maria in Stelle è sicuramente l’Ipogeo che qui chiamano il Pantheon.
E’ un ambiente prezioso e di grande fragilità.


Vi proponiamo però alcune notizie, come anticipazione di percorsi futuri.


 L’IPOGEO DI STELLE: Accanto alla Parrocchiale, alla vostra destra, una scala  scende alla struttura sotterranea, absidata e affrescata e con sorprendenti pavimenti di mosaico.
La costruzione,  della prima metà del  III° sec. d. C., fu voluta da Publio Pomponio Corneliano (personaggio romano di rango consolare), sua moglie Giulia Magia e dai suoi figli Giuliano e Magiano. Publio Pomponio, da buon romano,  dedicò il manufatto alle Ninfe e Linfe dell’acqua.  Dedicò anche un voto a Giove Conservatore, trovato in località San Cassiano di Quinto.
L’Ipogeo fu riconvertito a culto cristiano  intorno alla fine del IV-V° secolo.
Alcuni affreschi sono successivi e risalgono ad epoca carolingia VIII - inizi del IX° secolo.
L’Ipogeo è essenzialmente un’opera acquedottistica che capta le acque di una sorgente sotterranea  portandole all’esterno con un lungo cunicolo che si sviluppa sotto la collina per  85 metri.


Nel 1995 Luigi Antolini ha pubblicato una preziosa guida a titolo L'ipogeo di Santa Maria in Stelle, Guida storico-artistica, Centro Studi Bassa Valpantena





Nessun commento:

Posta un commento