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mercoledì 28 dicembre 2011

CENNI STORICI SULL'ORATORIO DI SAN DONATO VECCHIO detto anche S.Gaetano, contrada Maroni

Da Cenni Storici della vecchia e della nuova Chiesa di San Donato in contrada Maroni di Valpantena, sac. Germano Alberti, Verona, Arti Grafiche A. Chiamenti, Via Tezone n.4, 8 ottobre 1917

NOTE TRATTE DAI DOCUMENTI PARROCCHIALI
Scritti dal Rev. Don Bartolomeo Finadri, Arciprete di Sezano, nel secolo scorso


“dopo un monticello sul quale fa capolino, tra folte piante, la modesta contradetta di Maroni, così denominata dal suo castagnaio …”
Pietro Caliari, Angiolina 

Nota dell'Autore:
Di questo Oratorio non rimane in piedi che un pezzo del coro, su cui c’è un affresco con  Madonna e santi dei quali parleremo più avanti. E- detto il Capitello di S. Donà e porta nel fondo un grande crocifisso. La periferia della Chiesa caduta è ora tracciata da un piccolo muricciolo.  
Del vicino convento nel 1917, anno della pubblicazione delle memorie, non restavano che resti ruderizzati,  scoperti  via via da scavi agricoli.

Sintesi del testo:
La leggenda, frutto della devozione popolare, riportata da Don Germano come “una soave e pia tradizione”, narra di un tentativo di rifacimento delle malte commissionato dall’ultimo Rettore Olivetano Padre Alessandro Fumanelli.
Per ben tre volte le malte rifatte di giorno alla notte cadevano con  rumore tale da svegliare i contadini del vicinato. Ogni volta i dipinti del coro tornavano in luce.
Per questa ragione Padre Fumanelli non continuò con il suo tentativo di restauro; la Madonna  non voleva si coprissero le immagini.
Questa è la suggestiva storia che è legata all’immagine del post precedente, storia che “ha gettato il suo velo d’oro su questi  dipinti” (ancora parole di Don Germano Alberti).

Con il prossimo post vi darò altre informazioni.




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