Nonno: Ricordo che il tram andava sulle rotaie e sul tetto aveva delle aste metalliche che prendevano energia dai cavi elettrici. Si fermava in tutti i centriabitati annunciandosi con una campanella.
Nonna. Prendevo il tram insieme alle mie sorelle, per andare al cimitero il primo novembre.
Nonno: Dal mio paese il tram non passava, quindi per spostarmi usavo la bicicletta.
Io sono nato a San Felice Extra e all’epoca c’erano poche case. Non avevamo il bagno; l’acqua si andava a prenderla con dei secchi alla fontana. Si giocava sempre in strada. A quuei tempi alcune persone di poiano hanno inventato una canzone dedicata al tram.
Nonna: Noi giovani a quei tempi non avevamo aspettative nei confronti della città, eravamo poveri ma contenti di come eravamo.
Nonno: Eravamo praticamente senza soldi. Nella mia giovinezza sono andato al cinema solamente due volte. I giovani della Valpantena non sapevano molto della città e non la frequentavano. Non avevano contatti coi cittadini. Durante la seconda guerra mondiali molti cittadini sono sfollati in Valpantena. Noi non ci sentivamo diversi dai cittadini.
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