Il biglietto si comprava in vettura, dove c’era il controllore.
Prendevo il tram per andare a Verona e a Grezzana. Per prendere il tram dovevo andare a piedi fino a Poiano. Nesente era quasi come adesso, mancavano solo le case nuove e i giardini, e poco altro. C’erano però molti giovani perché le famiglie erano molto numerose.
I giovani della Valpantena guardavano alla città come occasione di lavoro. Per esempio volevano andare a lavorare nello stabilimento Rossi o al Tiberghien. Di preferenza andavano al Tiberghien perchè (i proprietari) erano francesi e pagavano di più.
I cittadini che conoscevo erano le insegnanti della scuola elementare di Novaglie. Tra i cittadini che abitavano occasionalmente a Nesente c’era il Conte Murari e la Signora Salvetti.
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