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martedì 28 giugno 2011

INTERVISTA DI CAMILLA A LUIGIA COSTANZI, NATA NEL 1942 A QUINTO

Cosa ricordate del tram?
Mia nonna si ricorda che quando era bambina, verso gli anni '50, in Valpantena passava il cosiddetto “tram” che congiungeva Grezzana a Porta Vescovo. A Quinto passava vicino ai giardini pubblici dove sono anche adesso.
Com’era fatto?
Era formato da 1, 2 o 3 carrozze; nella prima c’ era il guidatore e il bigliettaio che si spostava da una carrozza all’ altra per fare i biglietti alle persone. Mia nonna si ricorda che a Quinto c’ erano due fermate: una davanti al municipio e l’altra davanti al bar della “Merla”.
Siete andati in tram?
Sì, ma poche volte.
Per quale motivo?
Si ricorda di esserci andata per la festa di S. Lucia e per la Cresima.
Raccontate la prima volta?
Non se la ricorda
Se non avete mai preso il tram con cosa vi spostavate?
Quando non prendeva il tram si spostava con la bicicletta.
Per quale motivo?
Perché il biglietto per il tram costava molto.
Vi ricordate qualche episodio legato al tram?
No, non se lo ricorda.
Che aspettative avevano i giovani della Valpantena nei confronti della città?
Le aspettative erano di andare a studiare o a lavorare.
Che timori avevano i giovani della Valpantena nei confronti della città?
Non lo sa perché non frequentava la città.
Avevate contatti occasionali o stabili con qualche “cittadino”?
No.
C’erano” cittadini” che si erano trasferiti occasionalmente o stabilmente in Valpantena?
Sì, c’erano, in tempo di guerra, alcune famiglie che ospitavano alcune persone che venivano dalla città.
Percepivate delle diversità tra voi e i “ cittadini”?
Sì. Quali?
Parlavano in italiano e si vestivano bene, mentre in campagna parlavano in dialetto e si vestivano non molto bene.

Camilla  M. - cl - v  “P. Caliari”  Santa Maria in Stelle

Foto da cartolina Pernprunner, anni Cinquanta
Archivio CiViVi


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